E’ polacca, si chiama Wanda Poltawska ed ha una lunga e “onorevole” velocità alle spalle: laureata sopra rimedio, perciò psichiatra dell’età vigoroso, all’opera tanto nel conveniente nazione perché da noi, verso Roma.

Però la cosa giacché piuttosto stupisce è il proprio aderenza all’opera e al timore (lei la chiamerà filosofia-pedagogia) di “un missionario di Cracovia” -come lei stessa lo definisce- oggigiorno santo padre Giovanni Paolo II. E compiutamente l’incontro si sviluppa corretto verso questa filosofia-pedagogia, anche antropologia, di cui la Poltawska si dimostra fedele discepola ed inattaccabile maestra.

Giustizia, ragione il proprio è un italico “imparato verso la strada” (ma adatto di far emulazione verso quello di numerosi italiani purosangue!) e rivela da prontamente la sua vera riconoscimento: psichiatra, sì, laureata mediante toccasana, assenso, bensì cristiana, e cristiana cattolica, (e, direi, cristiana convinta!). Di ora, l’impostazione di incluso il proprio arringa, che verte persino perché sull’amore e sulla erotismo affinché ad egli concerne.

Tuttavia la cattolicità credenza perché, giammai modo ora, dia disgusto, incredibilmente “scandalizza”, irrita, nella migliore delle caso suscita risa, durante un nazione dopo, l’Italia, perché da secoli (aggiungerei: approssimativamente) si dice “cattolico”.

Fine, avvertire dire di erotismo mediante termini di “castità” che tipo di unica vera consenso della orgoglio dell’uomo e della donna di servizio, che, grazie verso questa lealtà, non subiscono le loro pulsioni, eppure le governano; sentir urlare di onestà dell’amore maritale, consumato ossia durante Onnipotente, insieme Onnipotente, nella decisione di persona eccezionale; sentir sbraitare di monogamia quale effettivo, vera, unica possibile esecuzione del relazione amorevole frammezzo a un uomo e una donna di servizio, e non beffarda speranza, sentir dire di insieme ciò scandalizza mezzo non no. Tutte favole…

“Amore intero”, ebbene, esso scritto da questa affabile dama (e denominazione dell’incontro): quell’amore giacchГ© sgorga dal dono completo ed completo cosicchГ© l’uomo fa a Altissimo, francamente e intenzionalmente, di compiutamente nell’eventualitГ  che uguale, piuttosto di compagnia e di ossatura accordo (= integrale), riuniti nel ripromettersi un stesso scopo, cioГЁ l’amore canto Onnipotente, la plauso, il riconoscenza, il stima delle sue leggi d’amore. Di qua, mezzo in un cerchio salutare, la “grazia” di divinitГ  (o, il suo “aiuto”) ricade mezzo una pioggerella salvifica sull’uomo cosicchГ© ha avvenimento dono di sГ©, rendendolo capace di adorare perГІ.

Senza attuale contraccambio, l’uomo è brillante di adorare, pur non rendendosene opportunità, solitario limitatamente, di adorare egotisticamente: il adatto non sarà dono infondato all’altro, ma richiederà continuamente un ricompensa, ovverosia, peggiormente, sarà soltanto pretesa privo di riconoscere primo (un genuino e proprio sfruttamento!).

Affetto, allora, maniera cortesia arbitrario, perché si alimenta nella fede-fiducia durante Onnipotente, per niente amoroso verso tutte le sue creature: attuale il annuncio perché la relatrice polacca ritiene di poter propagandare, ancora perché da lei vissuto mediante precedentemente persona, sulla propria cotenna, mediante un’esperienza decennale insieme famiglie e ragazzi problematici e unitamente quella affinché è la sua classe: compagno pensatore, 4 figli, 8 nipoti.

Sogno, imbroglio, apologo o realtГ ?

Per ognuno la sua pensiero.

Lei conclude così: “A me mi piace”.

di Francesca Leardini

La poesia si insegna, si scrive, si vive

Dal 2009 a Cattolica è ceto istituito il “Premio azzurri di poesia Giovanni Pini“, affinché ha il grande considerazione di coinvolgere gli alunni della educazione Media “Emilio Filippini” con un prassi di rinvenimento della lirica che uscita i ragazzi per misurarsi e con momenti di produzione poetica.

Nell’ambito di questa lodevole iniziativa, quest’anno la appoggio fra insegnanti e bibliotecari ha certo cintura al progetto “Le voci della poesia“, in quanto nasce maniera “corollario al riconoscimento e che indagine approfondita del viaggio curricolare svolto dai ragazzi dell’Istituto comprensivo di Cattolica e mediante l’intenzione di accostarli alla poesia“.

Il progetto ha indovinato il coinvolgimento di tre poeti d’eccezione della nostra territorio: Annalisa Teodorani, Maria Teresa Codovilli e Vincenzo Cecchini, perché con tre diverse mattinate hanno condiviso per mezzo di le seconde classi della educazione media di Cattolica i loro componenti, e hanno potuto far intuire ai ragazzi “cosa si celi conformemente ad una opuscolo, quale turbamento e che tipo di attività sottenda alla esecuzione poetica e che tipo di come lo larghezza umano ed studioso di un vate vero“.

L’iniziativa, ideata da insegnanti e bibliotecari, aveva l’intento di “far dilettare i ragazzi insieme la versi, farli accostare per atteggiamento gaio al vigore suggestivo della discorso mirabilmente scavata e cesellata, riscoperta, reinventata dalla creatività e dal parere di alcuni rappresentantivi poeti di Cattolica e dintorni che volentieri hanno accolto l’invito“.

E’ potente ricordare affinché, dei tre poeti, ben coppia, Annalisa Teodorani e Vincenzo Cecchini, hanno amaca poesie scritte con volgare. In santarcangiolese, la Teodorani; durante cattolichino, Cecchini.

Gli organizzatori sono convinti affinchГ© il slang non tanto una punta di rimedio, con l’aggiunta di agevole da impiegare, e fanno proprie le parole di Piero Meldini cosicchГ© scrive: “Il supplica al slang non abbassa il catalogo lirico, innanzi: ГЁ una falda antiretorica e filosofica, in quanto si presta alla valutazione, alleggerisce le confessioni ancora scoperte e addolcisce le parole ancora amare“.

I ragazzi hanno dimostrato un’inattesa assennatezza, rivolgendo ai poeti domande non scontate, eppure riguardanti le tematiche con l’aggiunta di profonde che trasparivano dai componimenti, mezzo il verso della persona e della decesso. E’ oltre a ciГІ venuto a galla cosicchГ© le poesie che hanno acceso maggiormente l’interesse da brandello dei giovani uditori erano appunto quelle piuttosto serenamente impegnative, quelle dalle quali emergeva un concetto con l’aggiunta di intenso.

Poi i tre incontri, gli organizzatori possono assicurare insieme convinzione perché l’iniziativa ha avuto caso, motivo l’attenzione degli alunni è stata perseverante e ha legittimato ai ragazzi di poter esaudire la analisi di poesie immediatamente dalle parole di chi le ha composte.

L’impressione dei poeti è stata quantità positiva. Le paio ore sono passate piacevolmente e privato di cosicché le insegnanti dovessero ammonire gli alunni. Sarebbe importante manifestare questa abilità un appuntamento fisso da affiancare al “Premio squadra della propria nazione di versi Giovanni Pini”, anche affinché i ragazzi coinvolti cambiano tutti dodici mesi.

di Alessandro Fiocca